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In alcuni casi, come quello che vedremo oggi, può essere necessario poter continuare oltre l'esecuzione di un passaggio nella pipeline, anche in caso questo fallisca, per poter prendere delle determinate azioni di gestione dell'errore/problematica - un po' come se fossimo in un ...
Quando nei progetti si hanno dipendenze di terze parti (per esempio NuGet package, npm, Yarn, pip, etc.), l'operazione di restore o installazione di queste dipendenze potrebbe richiedere una grande quantità di tempo, che è proporzionale al numero di dipendenze. Questo tempo è ...
Una delle funzionalità sicuramente più utilizzate quando si parla di pipeline in Azure DevOps, è la possibilità di poter aggiungere dei summary al termine dell'esecuzione di un job. Questi summary possono essere dei semplici file di testo, oppure codice markdown che può essere ...
L'uso delle pipeline di Azure DevOps (o GitHub) è molto comodo in qualsiasi scenario in cui vogliamo automatizzare dei processi. Internamente in azienda, per esempio, si potrebbe voler automatizzare la creazione dei progetti o di repository preconfigurati in Azure DevOps, anche a...
In Azure DevOps, lo sappiamo, non è propriamente possibile avere dei template repository come, invece, è possibile avere in GitHub. Questi repository, infatti, non sono nient'altro che una sorta di placeholder che può essere riutilizzato per quando vogliamo creare un nuovo ...
Quando si lavora in progetti molto complessi, è probabile che per mantenere i costi non ci siano sufficienti runner/agent assegnati per garantire che tutte le policy (ad esempio le pipeline/workflow per compilare il nostro codice). Questo implica che i workflow potrebbero essere ...
Al contrario di quanto avviene in Azure DevOps, con i workflow di GitHub non è propriamente possibile poter ri-eseguire un singolo (o una serie di) step, se questi fanno parte di un ciclo. In Azure DevOps, infatti, è possibile eseguire un loop di operazioni semplicemente marcando...
In ogni progetto che si rispetti ci troviamo a che fare, più o meno frequentemente, con dei rilasci. Ciascuna release deve necessariamente includere delle note di rilascio, così che sia più facilmente intuibile dagli utilizzatori finali delle nostre applicazioni cos'è cambiato, ...
Settimana scorsa abbiamo scoperto l'esistenza e il funzionamento del tool chiamato dive per poter analizzare i singoli layer di cui è composta una determinata immagine di Docker. Il funzionamento di questo sistema, però, potrebbe estendersi ancora e potrebbe essere integrato con ...
Personalmente mi sono ritrovato spesso a chiedermi come mai una determinata immagine di Docker non venisse creata correttamente. Capire l'errore che si verifica nel momento in cui si lancia il comando di docker build spesso, infatti, non è intuitivo se non si riesce a capire il ...